Depressione e diagnosi

Afferma Karl Kraus: “Una delle malattie più diffuse è la diagnosi”. Ogni essere umano vive momenti di tristezza, o di disagio, è preso da dubbi esistenziali ed è assediato da sensazioni di vuoto e di angoscia,  ma ci sembra importante distinguere e valutare come una normalità di vita, una normale alterazione del tono dell’umore possa trasformarsi in una condizione clinica seria. C’è una netta differenza tra il sentire tristezza e sentirsi depressi, la depressione, invece necessita di una diagnosi e di un trattamento precoce per arginarne danni gravi e conseguenze nefaste. Bisogna prestare attenzione, in quanto, una normale alterazione dell’umore potrebbe, nel tempo, trasformarsi in un modo di vivere e stabilizzarsi.  

Si rischia di vivere la propria vita da persone stabilmente tristi e malinconiche, di vivere la propria vita da persone che stanno sempre sul filo, a sbalzare da una parte ad un’altra, a stare giù di tono, con la corda tesa o totalmente giù di corda, totalmente disinteressate a se stessi ed agli altri, si sprofonda così in un’apatia che  fa sentire il cliente sempre più nero, del nero di seppia. In quest’atmosfera si ha la sensazione che la persona non si senta toccata da nulla, che viva come ipnotizzata in un’anemia affettiva ed in un appiattimento emozionale. Ciò che si desidera è di essere lasciati a se stessi, sprofondare nella propria voragine di isolamento, nulla sempre che abbia un senso, tutto ruota e gira intorno al proprio stato di malessere. Il mondo decisionale è totalmente bloccato, sembra che la persona si senta risucchiata da un buco nero.

Possiamo ben capire quanto chi vive questa condizione possa avvertire momenti di abbassamento del tono dell’umore, come anche innalzamento del tono, e ci sembra di cogliere ciò che molti riferiscono al primo colloquio cheil disturbo  oscilli nelle due direzioni: abbassamento ed innalzamento del tono. Abbiamo, quindi ,uno stato che si muove in una sola direzione: abbassamento ed uno stato bipolare che si muove nell’entrambe direzioni: abbassamento ed innalzamento del tono. La persona che oscilla o cade tra le due polarità potrebbe manifestare anche momenti di particolare euforia maniacale. E saper distinguere ha notevoli implicanze a livello di prognosi e di trattamento.

Lo psichiatra viennese Viktor E.Frankl parlando di assurdità e vuoto esistenziale afferma che il soggetto: “lamenta una sensazione abissale di mancanza di un significato ultimo” e che “ i disturbi nella loro essenza consistono in un sentimento di mancanza totale di contenuto circa la propria vita”. Ma un primo dovere a cui si è chiamati a rispondere è “ di permettere al “cliente”  di esporre per esteso tutti i suoi disturbi e tutte le sue preoccupazioni, ad ogni modo di lasciarlo parlare, anche perché, nella maggior parte dei casi, l’ammalato non può sapere fin da principio quali dati, di tutti quelli che ha da esprimere, sembreranno degni di attenzione e quali no”. Continua Frankl, nel dire che “il paziente si sentirà compreso ed alleggerito e spesso arriverà ad una obiettivazione liberatrice. Già la completa esteriorizzazione verbale può esplicitare un’azione distensiva e togliere un’oppressione psichica.

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Biografia

Esercita la professione di psicoterapeuta prevalentemente presso il Centro Di Psicoterapia e Analisi Esistenziale di Acerra del quale è fondatore e Presidente e dal 1975 esercita l’attività con persone con problematiche Intellettive, relazionali e comunicative. Opera in ambito Individuale, di Coppia e di Gruppo. E’ autore, …